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Coaching

I nostri coach sono pronti a intervenire quando emerge l’esigenza di potenziarsi, di fare salti evolutivi, di valorizzare le proprie risorse, di sviluppare la propria eccellenza e di prendersi cura di sé.

Al centro dell’attività di coaching c’è il mondo del Coachee, da più punti di vista:

Il suo contesto
Non si parla generalmente di aziende, né di aziende di un determinato settore, si parla dell’azienda specifica del Coachee e del suo contesto di lavoro. L’ambiente professionale, i gruppi di lavoro, i collaboratori, le procedure, sono quelle che realmente il Coachee vive nella sua quotidianità lavorativa.

I suoi bisogni, desideri, obiettivi
Il motore dell’attività di coaching sono i bisogni, i desideri e gli obiettivi professionali del Coachee. E’ da li che si parte, da quegli obiettivi specifici che, se realizzati, possono determinare un salto di qualità nelle prestazioni professionali del Coachee e aumentarne il suo potenziale (Empowerment).

La sua esperienza soggettiva
Nei colloqui di coaching c’è la possibilità di parlare non solo di comportamenti insoddisfacenti o di comportamenti desiderati. Certo, i comportamenti sono al centro dell’attività di coaching, ma Coach e Coachee possono anche condividere pensieri ed emozioni relativi agli argomenti che vengono affrontati.

I suoi tempi
La tempistica dell’attività di coaching non è predeterminata come accade in un corso di formazione tradizionale. Gli unici riferimenti temporali da considerare sono le necessità che di volta in volta emergono nei colloqui e, in alcuni casi, le agende del Coach e del Coachee.

Il percorso di coaching firmato Anthea può essere misurato attraverso alcuni cambiamenti messi in atto a seguito del percorso, eccone alcuni:

  • Da uno stato di passività ad uno stato di attività e protagonismo.
  • Dall’avere poche scelte ad averne molte.
  • Da una condizione di dipendenza dagli altri ad una condizione di relativa indipendenza e autonomia.
  • Dall’avere interessi superficiali, casuali, deboli ad avere interessi maturi, duraturi, forti.
  • Da una prospettiva schiacciata sul presente ad una prospettiva che comprende il presente e il futuro.
  • Dalla mancanza di un chiaro senso di sé ad avere un senso chiaro di sé e delle proprie azioni.

 

Alla fine del nostro percorso di coaching possiamo dire di aver avuto successo quando il Coachee sente come realizzabile il suo obiettivo, quando sente di poter disporre di opzioni praticabili e vantaggiose per sé, quando sente di possedere le risorse per un salto di qualità!

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Anthea Group Srl

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